mafalda
(domenica 29 dicembre 2013)
Categoria: Malinconia
Il buio dietro le luci di Natale
Oggi in chiesa si è celebrata la festa della famiglia ed il parroco ,ci ha invitati a pregare per una persona a noi sconosciuta che giorni orsono ha tentato di togliersi la vita perchè ,avendo perso già da qualche anno il lavoro e sommerso dai debiti ,si era sentito incapace di sostenere moglie e figli come un tempo .Nel clima festoso che si respira nell'aria , questa notizia ci ha gelato malgrado la temperatura non fosse poi così rigida .Adesso a casa , passato i momento di sbandamento dopo la notizia di questo insano gesto mi sento di scrivere due parole per questo fratello e per la sua famiglia così duramente provati :
" Caro amico in questo anno che si accinge a lasciarci, abbiamo tante volte sentito di gente come te, che per ragioni economiche e non solo , hanno tentato , a volte riuscendoci ,di porre fine alla propria vita . Non ti dirò la banalissima e ipocrita frase "ti sono vicino", perché io e tutti ti siamo stati lontanissimi e forse incrociandoti per strada abbiamo sfiorato la tua angoscia senza cogliere il tuo muto malessere e tu ti sarai sentito lo stesso così solo, da pensare che se anche fossi sparito dalla terra nessuno si sarebbe accorto di te .Lo dico a te e a tutti quelli che hanno perso la voglia di vivere :Facciamo un patto,mettici in condizione di condividere: parla ,scrivi ,fatti sentire ,raccontati ,piangi se vuoi,fallo con il sacerdote , fallo con i tuoi amici o magari nelle forme che più sono di moda oggi :computer , stampa ...ma non tenerti tutto per te .
Noi non siamo mai arrivati al tuo baratro,e forse non comprendiamo appieno la gravità del dolore che ti ha portato a compiere un simile gesto ,non ti diciamo «non toglierti la vita», ma «non toglierci la tua vita».Essa è preziosa per i tuoi e anche se non lo dimostriamo , è preziosa anche per noi ".
3fe4b804ee6ccc7f863b6ce75e3539c6
Assunta
(domenica 29 dicembre 2013)
16:37 del 29-12-2013
Vedi mia cara amica, tu sai benissimo che di persone come quella da te descritta, ce ne sono un'Italia intera, a volte le tragedie si consumano fra quelle che dovrebbero proteggere, le pareti domestiche e a volte, eclatanti in pubblico, in entrambi i casi sono cose terribili che nella nostra moderna società, non dovrebbero esistere, però il malgoverno, il menefreghismo di chi ci dovrebbe tutelare, l'egoismo di un paese intero ormai refrattario a ciò che di brutto succede, fa si che ormai queste cose dolorosamente attuali, non fanno quasi più notizia.
Come avvicinare queste persone? Come accorgersi del loro malessere?
Pensa settimane fa, da quel famoso ponte dei suicidi che attraverso giornalmente, si stava ancora una volta gettando di sotto un povero uomo che ha perso tutto, anche le speranze, fortuna volle passasse di la un carabiniere che è riuscito a prenderlo prima che cadesse nel vuoto, fin quì tutto quasi normale, la strana cosa è avvenuta dopo, il poveretto non avendo più di che sostenersi, ha tentato di portare via la borsa della spesa ad un'anziana, ha tentato di scappare, ma una pattuglia che passava lo ha fermato, sai chi lo ha arrestato? lo stesso carabiniere che lo aveva salvato, lui lo ha guardato e gli ha detto: avrebbe fatto meglio a lasciarmi andare sul ponte invece di salvarmi, vede come sono ridotto? Di chi è la colpa negli anni 2000 essere ridotti così?
Vedi mia cara amica, tu sai benissimo che di persone come quella da te descritta, ce ne sono un'Italia intera, a volte le tragedie si consumano fra quelle che dovrebbero proteggere, le pareti domestiche e a volte, eclatanti in pubblico, in entrambi i casi sono cose terribili che nella nostra moderna società, non dovrebbero esistere, però il malgoverno, il menefreghismo di chi ci dovrebbe tutelare, l'egoismo di un paese intero ormai refrattario a ciò che di brutto succede, fa si che ormai queste cose dolorosamente attuali, non fanno quasi più notizia.
Come avvicinare queste persone? Come accorgersi del loro malessere?
Pensa settimane fa, da quel famoso ponte dei suicidi che attraverso giornalmente, si stava ancora una volta gettando di sotto un povero uomo che ha perso tutto, anche le speranze, fortuna volle passasse di la un carabiniere che è riuscito a prenderlo prima che cadesse nel vuoto, fin quì tutto quasi normale, la strana cosa è avvenuta dopo, il poveretto non avendo più di che sostenersi, ha tentato di portare via la borsa della spesa ad un'anziana, ha tentato di scappare, ma una pattuglia che passava lo ha fermato, sai chi lo ha arrestato? lo stesso carabiniere che lo aveva salvato, lui lo ha guardato e gli ha detto: avrebbe fatto meglio a lasciarmi andare sul ponte invece di salvarmi, vede come sono ridotto? Di chi è la colpa negli anni 2000 essere ridotti così?
dora
(lunedì 30 dicembre 2013)
Vi ricordate "ladri di biciclette", "paisà"....e i vari film del neorealismo dopoguerra?!
Erano solo film, ma rispecchiavano la realtà di quel periodo. La povertà allora era un male comune, diffuso. C'era una sorta di rassegnato fatalismo, in quelli che la subivano.
Invece questa nuova forma di povertà è successiva ad un benessere, che sembrava aver accomunato TUTTI in una sorta di generale albero della cuccagna.
Fino a un paio di anni fa, chi avrebbe riconosciuto lo spazzino dal notaio? (senza voler nulla togliere allo spazzino, sia chiaro!)
Ma dico io: era proprio obbligatorio girare col SUV, acquistato con un pacco di rate, lunghe un decennio? O sarebbe stato più naturale fare qualche piccolo sacrificio, dire qualche NO in più??
Il fatto è che abbiamo vissuto molto al di sopra delle nostre possibilità, e tornare indietro non è facile....Quindi non vi sembri frutto del mio innato cinismo, se io provo una pena infinita per quelle mamme che si vedono portare via il figlio un pezzetto per volta, divorati dal cancro osseo.
La povertà non è mai stata il peggiore dei mali; all'interno di famiglie povere si sono sviluppate le più grandi ricchezze d'animo e di sentimenti, come la letteratura dell'ottocento ci ha generosamente insegnato. E' la malattia la vera tragedia dei nostri giorni, perchè la scienza ci ha illusi di poter vivere bene...e in eterno(!), e perchè la malattia è veramente.....CATTIVA.
Ora basta, però! Domani è l'ultimo giorno dell'anno.
Fin qui siamo arrivati, senza grossi scossoni, no? Perciò amici, non rattristatevi, anzi rallegratevi e ringraziate la sorte (o..Dio), per quello che a noi è toccato!
Auguri:..... che il prossimo anno sia pieno solo di cose belle, per tutti voi.
Un abbraccio virtuale, ma vigorosamente affettuoso.
Erano solo film, ma rispecchiavano la realtà di quel periodo. La povertà allora era un male comune, diffuso. C'era una sorta di rassegnato fatalismo, in quelli che la subivano.
Invece questa nuova forma di povertà è successiva ad un benessere, che sembrava aver accomunato TUTTI in una sorta di generale albero della cuccagna.
Fino a un paio di anni fa, chi avrebbe riconosciuto lo spazzino dal notaio? (senza voler nulla togliere allo spazzino, sia chiaro!)
Ma dico io: era proprio obbligatorio girare col SUV, acquistato con un pacco di rate, lunghe un decennio? O sarebbe stato più naturale fare qualche piccolo sacrificio, dire qualche NO in più??
Il fatto è che abbiamo vissuto molto al di sopra delle nostre possibilità, e tornare indietro non è facile....Quindi non vi sembri frutto del mio innato cinismo, se io provo una pena infinita per quelle mamme che si vedono portare via il figlio un pezzetto per volta, divorati dal cancro osseo.
La povertà non è mai stata il peggiore dei mali; all'interno di famiglie povere si sono sviluppate le più grandi ricchezze d'animo e di sentimenti, come la letteratura dell'ottocento ci ha generosamente insegnato. E' la malattia la vera tragedia dei nostri giorni, perchè la scienza ci ha illusi di poter vivere bene...e in eterno(!), e perchè la malattia è veramente.....CATTIVA.
Ora basta, però! Domani è l'ultimo giorno dell'anno.
Fin qui siamo arrivati, senza grossi scossoni, no? Perciò amici, non rattristatevi, anzi rallegratevi e ringraziate la sorte (o..Dio), per quello che a noi è toccato!
Auguri:..... che il prossimo anno sia pieno solo di cose belle, per tutti voi.
Un abbraccio virtuale, ma vigorosamente affettuoso.
Assunta
(martedì 31 dicembre 2013)
00:04 del 31-12-2013
Sono daccordissimo con te Dora, ma con una piccola postilla: é vero che il più grave dei mali è la malattia, ma conta la sofferenza per un padre ed una madre che cominciano a non avere nulla per sostentare i figli, non guadagnando le bollette non si fermano e quindi taglio di luce e di gas, quindi freddo nel corpo e nell'anima, e bada che non è una storia patetica per rattristare, ma ho un amico che se fate mente locale ricorderete anche voi, che non sa più dove sbattere la testa, persone disperate, ridotte alla fame, ma non fame finta, ma quella vera. Hai ragione, per anni abbiamo sperperato senza ritegno, ma ora è troppo dall'altra parte, non abbiamo avuto la giusta misura, non capisco come abbiamo potuto ridurci così, ma una cosa è certa che non ne usciremo facilmente, perchè errore dietro errore, ci trasciniamo in una sorta di maledizione senza fine.
Sono daccordissimo con te Dora, ma con una piccola postilla: é vero che il più grave dei mali è la malattia, ma conta la sofferenza per un padre ed una madre che cominciano a non avere nulla per sostentare i figli, non guadagnando le bollette non si fermano e quindi taglio di luce e di gas, quindi freddo nel corpo e nell'anima, e bada che non è una storia patetica per rattristare, ma ho un amico che se fate mente locale ricorderete anche voi, che non sa più dove sbattere la testa, persone disperate, ridotte alla fame, ma non fame finta, ma quella vera. Hai ragione, per anni abbiamo sperperato senza ritegno, ma ora è troppo dall'altra parte, non abbiamo avuto la giusta misura, non capisco come abbiamo potuto ridurci così, ma una cosa è certa che non ne usciremo facilmente, perchè errore dietro errore, ci trasciniamo in una sorta di maledizione senza fine.
mafalda
(martedì 31 dicembre 2013)
Non mi sono mai schierata dalla parte di chi si toglie la vita ,non soltanto per un fattore religioso ma perchè abbandonare tutto non risolve nulla anzi per coloro che restano è come una mannaia che toglie anche l'ultima speranza , ma lo dico sotto-voce perchè tutto può svolgersi in un attimo . Non sei cinica amica Dora,la tua saggezza ed esperienza fatta sul campo di lavoro , forniscono un'altra chiave di lettura che e' senz'altro giusta ma morire a Natale fa capire che veramente questa umanità ha perso ogni speranza e per questo ci sentiamo ancora più vunerabili.
Si , qualcuno non e' stato accorto , ha vissuto come se "l'oggi fosse per sempre ", ma non me la sento di condannare questo tipo di leggerezza ,la vita è breve e qualcuno ha ,come dici sempre tu , "colto l'attimo ", concedendosi anche quello che non poteva .Sarebbe importante non relegare solo ai beni materiali la felicità , perchè quelli purtroppo non durano in eterno .
Il mio augurio velo faccio con le parole sempre attuali di Don Tonino Bello , sacerdote scomodo che amava stare tra i poveri e gli ultimi, morto oltre 20 anni fa, ma attualissime per il periodo che stiamo vivendo :
Eccoci, Signore, davanti a te
dopo aver tanto camminato lungo quest'anno.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell'anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
«Abbiamo faticato tutta la notte,
e non abbiamo preso nulla».
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te non possiamo far nulla.
Ci agitiamo soltanto.
Grazie, Signore, perché
se ci fai sperimentare la povertà della mietitura
e ci fai vivere con dolore il tempo delle vacche magre,
tu dimostri di volerci veramente bene,
poiché ci distogli dalle nostre presunzioni
corrose dal tarlo dell'efficientismo,
raffreni i nostri desideri di onnipotenza,
e non ci esponi al ridicolo di fronte alla storia.
Si , qualcuno non e' stato accorto , ha vissuto come se "l'oggi fosse per sempre ", ma non me la sento di condannare questo tipo di leggerezza ,la vita è breve e qualcuno ha ,come dici sempre tu , "colto l'attimo ", concedendosi anche quello che non poteva .Sarebbe importante non relegare solo ai beni materiali la felicità , perchè quelli purtroppo non durano in eterno .
Il mio augurio velo faccio con le parole sempre attuali di Don Tonino Bello , sacerdote scomodo che amava stare tra i poveri e gli ultimi, morto oltre 20 anni fa, ma attualissime per il periodo che stiamo vivendo :
Eccoci, Signore, davanti a te
dopo aver tanto camminato lungo quest'anno.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell'anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
«Abbiamo faticato tutta la notte,
e non abbiamo preso nulla».
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te non possiamo far nulla.
Ci agitiamo soltanto.
Grazie, Signore, perché
se ci fai sperimentare la povertà della mietitura
e ci fai vivere con dolore il tempo delle vacche magre,
tu dimostri di volerci veramente bene,
poiché ci distogli dalle nostre presunzioni
corrose dal tarlo dell'efficientismo,
raffreni i nostri desideri di onnipotenza,
e non ci esponi al ridicolo di fronte alla storia.
Inserisci un commento
Grazie per aver inserito il tuo commento.
Un moderatore provvederà a pubblicare il tuo commento online non appena avrà verificato che il contenuto non sia offensivo,
o comunque considerato non pubblicabile.
Aiutaci a migliorare!
Partecipa allo sviluppo della nostra community! Segnalaci tuoi suggerimenti di miglioramento o nuove idee da implementare.
Non sei registrato?
Se ti registri su Esternando.it puoi ricevere un'e-mail di conferma appena il tuo commento viene pubblicato. Inoltre potresti ricevere una notifica ogni volta che un utente inserisce un'altro commento. Registrati adesso su Esternando.it!
